A casa 150 maestre precarie per non doverle assumere

Martedì iniziano le lezioni per le scuole materne e gli asili nido, ma il Comune ha deciso di non attingere più dalla graduatoria comunale che vede almeno 300 maestre in lista, delle quali 150 erano pronte a tornare tra i banchi. Perché Palazzo Moroni cambia strategia? Lo chiarisce Vittorio Rosa del sindacato Lavoro e Società, al quale molte insegnanti si stanno rivolgendo in queste ore. «Le 150 maestre sono vicine all’anzianità di 36 mesi di insegnamento o l’hanno già raggiunta» sottolinea Rosa «Per questo Il Comune non le chiamerebbe più per non essere costretto a stabilizzarle. Quindi tutte a casa e non si sa dove peschino per l’avvio dell’anno scolastico tra poche ore. Ma la legge è a tutela del lavoratore e non dell’ente pubblico. Non è ammissibile far fare ad una maestra 35 mesi e poi salutarla per non doverla assumere. Abbiamo già delle cause in corso con alcune di loro per il risarcimento del danno in seguito ai contratti a termine, ma ora stiamo valutando un ricorso d’urgenza». Dal sindacato inoltre si sottolinea come, tutte le 150 insegnanti provengano da corsi di formazione qualificati e si tratti di personale preparato e stimato. Dal municipio la risposta, a chi ha chiamato in questi giorni è stata: «Non verrete chiamate, vi arriverà una lettera a casa».

 

 

fonte articolo: http://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/2015/08/29/news/a-casa-150-maestre-precarie-per-non-doverle-assumere-1.12006643?ref=search

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