Bus, lotta ai portoghesi Cinquanta multe in 5 ore

Da quando BusItalia ha recuperato gli uomini per fare un controllo costante dei biglietti a bordo del tram e degli autobus urbani e sub-urbani, il numero di multe per chi non ha biglietto cresce a ritmo esponenziale. Ieri mattina, ad esempio, dalle 6 alle 12.45, sono state messe in servizio quattro squadre di controllori e prima delle 11 erano già state erogate 50 multe da 52 euro. I verificatori hanno accertato che il 60-65 per cento dei multati sono stranieri. In genere gli immigrati non pagano subito e si limitano a consegnare ai controllori il documento d’identità. Gli italiani, invece, spesso pagano sul momento.

 

Ritardi.. Anche ieri mattina sono saltate alcune corse per il mancato cambio tra gli autisti, tant’è che alcuni studenti, abbonati ai bus delle linee 10 (Ferrovia-Sarmeola/Caselle di Selvazzano) e 22 (Mandria-Riviere-Mortise-Torre) sono entrati a scuola con venti minuti di ritardo. La causa del disservizio è l’ennesima modifica di molti turni feriali.

 

Assemblea. Giovedì in sala Anziani si è svolta la seconda riunione organizzata da Adl/Cobas, Sls ed Usb. Al tavolo dei relatori Stefano Pieretti, Vittorio Rosa, Fulvio di Bernardi e Danilo Scattolin. In prima fila anche Daniela Ruffini, Maurizio Magrin, Amos Barusco e i coordinatori del sito Padova Si Muove. «Quello che sta succedendo è incredibile», ha detto Pieretti. «BusItalia sta spendendo più soldi rispetto all’ex Aps Holding. Prima i turni giornalieri, ossia gli autisti sulle strade, erano 264. Oggi sono 274. Difficilmente il bilancio potrà essere chiuso in pareggio». Durissimi i commenti anche di Rosa e della Ruffini. «Mentre la città soffoca per lo smog, il servizio pubblico peggiora. Tant’è che l’utenza è in netto calo. Bitonci ha paura dell’arrivo dei francesi? A questo punto la Ratp potrà senz’altro far meglio di BusItalia». Più sintetica l’ex presidente del consiglio comunale: «Il contenzioso tra Provincia e Comune è solo di facciata», ha osservato la Ruffini. «Per migliorare il servizio in città serve unità fra utenti ed autisti».

 

Padova 2020. Ieri Francesco Fiore, Fabio Scapin e Beatrice Dalla Barba hanno tenuto una conferenza-stampa a Palazzo Moroni. «Da quando BusItalia è sbarcata in città, si è comportata come un elefante in una cristalleria», ha sottolineato Fiore. «Siamo davanti a un disastro annunciato. A questo punto bisogna parlare dei contenuti che dovrà avere il bando di gara. Chi sta preparando il capitolato d’appalto deve introdurre, come d’altronde è stato fatto in Toscana, dei paletti per garantire, in futuro, un servizio di qualità, diverso da quello attuale».

 

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