Declassata, Manutencoop condannata

Bidella vince la causa di lavoro. Sls: tante battaglie per regolarizzare i dipendenti

 

Aveva lavorato per il Comune di Padova e quando era stata decisa dall’ente locale l’esternalizzazione di alcuni servizi, a lei – come a tutti gli altri colleghi bidelli – non era rimasta che una strada per continuare a lavorare: accettare l’assunzione proposta dalla cooperativa vincitrice dell’appalto per i servizi ausiliari nelle scuole materne e dell’infanzia comunali (la sorveglianza, l’apertura e chiusura degli istituti compresa la loro pulizia, il controllo e l’assistenza dei piccoli allievi)). È il 2014 e il tutto, però, avviene alle regole di Manutencoop Facility Managment spa, società cooperativa con sede nel Bolognese quotata in Borsa, circa 17 mila dipendenti, un fatturato che supera il miliardo di euro, definito anche il “colosso rosso” leader nel settore della manutenzione e delle pulizie. Ecco le regole: contratto di fatto flessibile ed elastico, inquadramento al livello più basso (il primo livello che prevede compiti solo di pulizie e distribuzione pasti mentre in realtà i bidelli si occupano anche di sorveglianza e aiuto alle maestre), contratto a tempo pieno ma di fatto un part-time verticale o orizzontale. Insomma, poche garanzie di poter organizzare la propria vita lavorativa, declassamento e stipendi sempre più bassi se vengono di fatto svolte 29 ore a settimana contro le 40 previste. Tutelata dal sindacato Sls (Sindacato lavoro società) guidato da Vittorio Rosa con Adl Cobas, Anna.Q., 54 anni di Padova, ha proposto ricorso al giudice del lavoro difesa dall’avvocato giuslavorista Emanuela Spata. E il giudice Francesco Perrone ha accolto quel ricorso, riconoscendo l’esistenza di un rapporto di lavoro a tempo pieno e condannando Manutencoop al pagamento delle differenze retributive maturate, oltre alla rivalutazione monetaria, NOn solo: ha pure accertato il diritto della lavoratrice all’inquadramento nel secondo livello a far data dall’inizio del rapporto di lavoro, imponendo alla società di pagare le differenze retributive oltreché le spese legali. Quello della signora è solo la prima causa di lavoro vinta: un’altra ventina di lavoratori in condizioni analoghe hanno già presentato altrettanti ricorsi. «Sindacato Lavoro Società con Adl Cobas ha assunto diverse iniziative sindacali come scioperi e sit-in per far sì che questi lavoratori fossero regolarizzati nel giusto livello di inquadramento e potessero godere delle tutele normative previste» spiega Vittorio Rosa di Sls. Il presidente di Manutencoop è Claudio Levorato, 67 anni di Pianiga nel Veneziano, scuola del vecchio Pci tanto da essere bollato come il “manager rosso”.

 

fonte articolo: http://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/2015/07/22/news/declassata-manutencoop-condannata-1.11818523?ref=search

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