Due telecamere in biglietteria «Controlli su chi maneggia soldi»

Le due telecamere che i dirigenti tecnici di Aps Holding hanno installato all’altezza della nuova biglietteria (realizzata all’interno del padiglione est in piazzale stazione) devono essere rimosse. Lo chiedono a gran voce i lavoratori Aps, che vendono i biglietti e gli abbonamenti. Anche a nome dei clienti che si recano in biglietteria prima di salire sul tram e sui bus.

La richiesta è diventata, due mesi fa, una vertenza sindacale vera e propria nel momento in cui Sls (Sindacato, Lavoro e Società, guidato da Vittorio Rosa e rappresentato in azienda dall’autista Fulvio Di Bernardo) si è rivolto al Garante nazionale della privacy e, per conoscenza, anche all’Ispettorato provinciale del lavoro e alla Polizia ferroviaria.

La risposta del Garante non si è fatta attendere. Poche settimane fa ha imposto ad Aps Holding di affiggere subito un avviso pubblico, dentro e fuori della biglietteria, in cui vengono avvertiti lavoratori e clienti dell’esistenza delle due telecamere. E ha anche chiesto ai vertici di Aps Holding il rispetto assoluto delle procedure, tecniche e amministrative, per quanto riguarda il persistere dell’installazione della video- sorveglianza nella biglietteria. A questo punto, il sindacato Sls si è dimostrato soddisfatto solo in parte.

«La scelta imposta dal Garante all’Aps Holding è giusta per quanto riguarda l’obbligo di comunicare l’esistenza delle telecamere» sottolinea Vittorio Rosa, segretario regionale Sls, «Ma gli autoferrotranvieri, che vengono spiati dagli occhi elettronici in biglietteria, voluti dal direttore del movimento Davide Pacifico, chiedono una soluzione radicale. In pratica rivendicano l’eliminazione tout court delle telecamere perché, così come sono organizzate attualmente, sono contrarie ai principi della legge sulla privacy».

Per dirla con termini concreti temono che, con le due telecamere puntate costantemente sul loro lavoro, l’azienda non abbia la minima fiducia anche per quanto riguarda la manipolazione dei soldi nella vendita dei biglietti e degli abbonamenti. «In alternativa i 40 iscritti Sls chiedono che le telecamere siano posizionate in direzione diversa. E sollecitiamo gli amministratori di Aps Holding ad avere, su questo problema specifico, un confronto immediato senza alcun tipo di pregiudizio politico» sottolinea il sindacalista.

Sls è l’ultimo sindacato di base arrivato nell’azienda di trasporto pubblico locale. «Abbiamo un percorso sindacale tutto diverso da Filt-Cgil, Fit-Cisl ed Uilt-Uil e la pensiamo diversamente anche dai colleghi di lavoro, che sono iscritti ad Adl Cobas, che, attualmente, ha soli pochi iscritti in più rispetto a noi» mette in chiaro Rosa.

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