«Fusione Aps, intesa migliorata» Lunedì l’accordo con i lavoratori

La Cisl esprime soddisfazione dopo l’incontro tra giunta e sindacati. Il piano in consiglio il 18 dicembre Previsto un punto percentuale in più per il Comune e BusItalia pagherà 700 mila euro in meno di affitti

Giovedì prossimo, 18 dicembre, il progetto di fusione tra Aps Holding e BusItalia/Fs, salvo eventuali colpi di scena dell’ultima ora, sarà approvato dal Consiglio comunale. Nascerà BusItalia Veneto, come scorporo di ramo d’azienda con costituzione di una nuova società. In pratica, si tratta di una fusione attraverso l’incorporazione di Aps nell’attuale BusItalia, controllata al cento per cento dalle Ferrovie dello Stato. Quindi si aggregano due società che sono già totalmente pubbliche. Il Consiglio comunale dovrà riprendere in mano la delibera già portata in aula dall’ex sindaco reggente, Ivo Rossi il 23 marzo scorso in piena campagna elettorale. Di fronte al risultato, 17 voti contrari (trasversali) e 15 favorevoli, si decise di congelare il voto fino all’insediamento della nuova amministrazione.

Prima di scoprire le carte, la giunta, ieri mattina, ha incontrato sia i segretari generali che quelli di categoria di Cgil, Cisl ed Uil, dopo che, quattro giorni fa, il presidente di Aps, Paolo Rossi, aveva incontrato il sindacato di base, Sls, guidato da Vittorio Rosa e Fulvio Di Bernardo. All’incontro di palazzo Moroni erano presenti Christian Ferrari, Nello Cum, Sabrina Dorio, Andrea Castellan e Sandro Lollo, che sono stati ricevuti dal sindaco e dall’assessore Stefano Grigoletto. L’incontro è stato interlocutorio: è stato deciso infatti che la riunione finalizzata a sottoscrivere un vero e proprio accordo sindacale tra le parti e a cui parteciperà una folta delegazione dei lavoratori, si terrà lunedì. Si dovrebbe trattare di un protocollo d’intesa simile a quello già approvato a marzo e aggiornato con due novità: la quota finale delle azioni di BusItalia dovrebbe essere del 55% (rispetto al 56 previsto inizialmente) aumentando così di un punto le quote di Aps. In pratica il peso azionario di Aps Holding, sebbene gravato da un deficit di 3.9 milioni, dovrebbe diventare più significativo. Il Comune, per contare di più anche in termini decisionali ed amministrativi, dovrebbe pretendere meno soldi per l’affitto dei beni aziendali. Ovvero, BusItalia dovrebbe pagare non più 3,2, ma 2,5 milioni. L’altra novità prevista è l’impegno che la newco dovrebbe prendere sulla sede di lavoro: i 505 dipendenti dell’Aps non potrebbero essere trasferiti in altra sede non più solo per i primi tre anni, ma per sei. Quest’ultima opzione non è stata ancora accettata da BusItalia. Infine, come definito anche dall precedente amministrazione, l’impegno è a mantenere gli stessi livelli occupazionali e retributivi dei dipendenti Aps e di non aumentare i prezzi dei biglietti: «È un accordo migliorativo – sostiene Sabrina Dorio (Cisl) – ho notato la buona volontà della giunta di venire incontro sia alle richieste dei lavoratori e sia ai bisogni degli utenti».

 

leggi l’articolo: http://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/2014/12/12/news/fusione-aps-intesa-migliorata-lunedi-l-accordo-con-i-lavoratori-1.10484944?ref=search

Chiudi il menu