Fusione del trasporto, sindacati divisi

Mentre già ieri il sindaco Massimo Bitonci e l’assessore Stefano Grigoletto hanno dato mandato al nuovo presidente Paolo Rossi per riprendere in mano subito il progetto di fusione con BusItalia/ Fs, i sindacati dell’Aps tornano a dividersi proprio sull’ipotesi dell’accorpamento con la controllata, al cento per cento, delle Ferrovie dello Stato.

I contrari alla fusione sono sia gli 80 iscritti all’Adl/Cobas e sia i 50 autisti che fanno parte di Sls (Sindacato, Lavoro e Società). «Il progetto di unire Aps Holding ed ex Sita è già vecchio», sottolinea Stefano Pieretti, leader dei Cobas, «il governo Renzi, proprio nelle ultime settimane, ha approvato una nuova normativa, in base alla quale devono essere privilegiate le aggregazioni interprovinciali, se non quelle, addirittura, su base regionale. Solo le società, che seguiranno questo nuovo percorso, avranno notevoli incentivi fiscali e godranno d’ingenti contributi nazionali. Noi dei Cobas, poi, siamo contro la fusione con Busitalia perché è destinata a peggiorare il servizio con tagli pesanti sia al servizio urbano che extraurbano».

Duro anche il commento del coordinatore di Sls: «Bitonci ci sta già deludendo», osserva l’autista Fulvio Di Bernardo «adesso la fusione la vuole fare a tutto gas anche perché Paolo Colombo, ex parlamentare lombardo della Lega Nord, è stato nominato presidente di BusItalia»

 

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