PADOVA. Le bidelle della Manuntencoop che lavorano negli asili nido e nelle scuole materne comunali hanno vinto la loro lunga battaglia. Nei giorni scorsi 15 lavoratrici su 20, tutte iscritte al sindacato Sls guidato da Vittorio Rosa, assistite dall’avvocato Emanuele Spata, hanno firmato davanti al giudice Barbara Bortot la transazione in base alla quale s’impegnano a chiudere il contenzioso amministrativo nei confronti della cooperativa emiliana. In cambio ogni bidella riceverà, nella busta paga di aprile, 500 euro come risarcimento una tantum, altri 800 per le spese legali e il nuovo inquadramento al secondo livello del contratto nazionale del settore. Il monte ore settimanale non sarà mai inferiore alle 35 ore. Le bidelle che si sono rivolte a “Sindacato, Lavoro e Società”, saranno trattate come le lavoratrici assunte nelle cooperative che rispettano, sino in fondo, tutti i diritti previsti dal contratto nazionale. «La battaglia delle bidelle della Manutencoop Facility Management è partita all’inizio dell’anno scolastico, quando sono arrivate nei nostri uffici le prime due lavoratrici» spiega Vittorio Rosa, «abbiamo indetto una serie di scioperi e organizzato iniziative anche davanti Palazzo Moroni. Come ultima spiaggia ci siamo rivolti alla magistratura e, finalmente, dopo sei mesi, abbiamo ottenuto giustizia. Un segno evidente» conclude il sindacalista, «che quasi sempre la lotta di base, specialmente quando ha un supporto giuridico, è vincente».
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