Protesta alla Tnt Coop della logistica «taglia» 33 migranti

Ancora proteste nella piattaforma logistica della zona industriale. Da mesi, è esplosa la “ristrutturazione” di consorzi e cooperative che si traduce in licenziamenti o condizioni di lavoro sempre meno limpide.

Padova (come Bologna) è stata al centro delle iniziative sindacali dell’Adl-Cobas culminate nelle manifestazioni notturne davanti ai cancelli della movimentazione merci.

L’ultima protesta si è registrata alla Tnt di via Inghilterra all’interno della struttura che ospita corrieri di vario tipo. Gazebo e bandiere per denunciare pubblicamente di aver perso il lavoro ormai da tre mesi. Si tratta ancora di migranti che nel comparto della logistica sono una presenza radicata. Protagonisti i soci della cooperativa Logistica Servizi, a spasso da aprile che vantano anche tre mesi di stipendi non pagati oltre alla mancanza del trattamento di fine rapporto.

È scattata un’altra volta la rottura degli appalti. Il Consorzio Pharum di Firenze ha infatti risolto il rapporto con la coop Logistica Servizi “girando” lo stesso tipo di lavoro ad un’altra cooperativa, senza dare ai lavoratori la possibilità di trattare.

La vertenza è da tre mesi nelle mani del Sindacato Lavoro Società, che ha più volte contattato la Tnt. Da parte sua la multinazionale, in una lettera inviata al sindacato in risposta alle sollecitazioni, nega ogni addebito. Di più: ha esplicitamente invitato il sindacalista Vittorio Rosa a discutere la vertenza in modo diretto con il Consorzio Pharum.

Resta una certezza: i 33 soci lavoratori, tutti cittadini stranieri (con famiglie e figli a carico) da tre mesi non hanno la possibilità di lavorare né hanno reddito. Vogliono gli arretrati non corrisposti. E sollecitano – nel caso in cui sia confermata la rescissione del contratto lavorativo – l’immediata riscossione del trattamento di fine rapporto.

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