Puliscono le Poste, niente stipendi

Ottanta dipendenti avanzano due mesi di paga e la tredicesima

Alcuni uffici di Poste Italiane della città rischiano di non essere più puliti dalle 80 dipendenti, tra cui tante immigrate, della News Multiservice Global, l’azienda che, da pochi mesi, è subentrata alla Cpa Service nell’appalto delle pulizie. Le lavoratrici sono sul piede di guerra perché non hanno ricevuto lo stipendio di luglio e di agosto e la 14esima. Nel cambio dell’appalto le cenerentole delle poste sono cadute dalla padella alla brace perchè già nella passata gestione avevano dovuto tribolare per ricevere lo stipendio con puntualità. La vertenza è seguita, da oltre un anno, dal sindacato autonomo Sls (Sindacato, lavoro e società), guidato da Vittorio Rosa. «Abbiamo inviato i relativi decreti ingiuntivi per recuperare i crediti in tempi brevi sia alla Nmg che a Poste Italiane, che è responsabile del pagamento degli stipendi in qualità di stazione appaltante», osserva il sindacalista, che si è staccato dalla Uil sei anni fa. «O i soldi arrivano a giorni o sciopereremo con presidio davanti alla sede centrale di corso Garibaldi». Intanto, per un problema analogo, stamattina, alla Zip, scioperano i 120 lavoratori della Ecoware, azienda che produce pannelli fotovoltaici e fa parte del Gruppo Aion, la stessa società italiana, ma con capitali anche cinesi e russi, proprietaria della Helios Tecnology, di Carmignano di Brenta. Dalle 8 le 120 tute blu saranno davanti ai cancelli della fabbrica, coordinati dai sindacalisti Andrea Bonato (Fim) ed Andrea Caretti (Fiom). «Alla Ecoware i pagamenti sono quasi sempre, in ritardo», dice Caretti. «Il futuro è incerto. Temiamo richieste di licenziamento. Abbiamo chiesto un incontro urgente all’assessore provinciale Barison»

 

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