Scuola, domani sciopero Asili comunali a rischio

Scuole a rischio domani a causa dello sciopero nazionale proclamato nel pubblico impiego da Adl Cobas, Cobas, Unicobas, Cub ed Usb. In città i disagi più pesanti si faranno sentire nelle dieci scuole materne gestite dal Comune – San Lorenzo da Brindisi, Arcella Madonna di Lourdes, in zona Santa Croce – dove hanno già deciso di aderire allo sciopero quasi tutti gli ausiliari e gli addetti delle pulizie, che fanno parte della cooperativa emiliana Manutencoop. Non andranno a scuola neppure docenti e non docenti, per lo più degli istituti superiori iscritti ai Cobas ed all’Usb (Unione Sindacale di Base) mobilitati per chiedere l’abolizione della Legge Fornero e contro il progetto del governo Renzi della Buona Scuola. In mattinata i lavoratori della Manutencoop, guidati da Stefano Pieretti, leader di Adl Cobas e da Vittorio Rosa, coordinatore di Sls (Sindacato, Lavoro e Società), terranno un sit in davanti la Prefettura, in Piazza Antenore. «La battaglia dei lavoratori-soci della Manutencoop, il cui presidente Claudio Levorato, è rimasto coinvolto in un caso giudiziario collegato all’Expo di Milano, non è finita», spiega Vittorio Rosa, «sono già 20 i ricorsi presentati in tribunale. Gli inquadramenti sono sbagliati. Nei contratti part time non è indicato l’orario di lavoro e non è possibile che una lavoratrice debba vivere con i pochissimi soldi che riceve con solo nove ore di lavoro alla settimana. Via dalla nostra città tutte le cooperative che non rispettano i diritti dei lavoratori. Siano esse bianche o rosse». Duro anche il commento di Bepi Zambon, leader storico dei Cobas nostrani: «Invito il personale della scuola a scioperare compatti domani perché il modello aziendalistico scolastico all’americana, che ha in mente anche Matteo Renzi, è da rigettare. No ai contributi della Regione Veneto alle scuole private perché sono anticostituzionali. Il progetto del ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, non è sufficiente per eliminare le sacche di precariato diffuse anche nelle scuole padovane». E le lotte portate avanti dai sindacati non finiscono con lo sciopero indetto dai Cobas per domani. Questa mattina, dalle 9 alle 11, davanti all’ingresso Inps, in piazza Insurrezione, si svolgerà una manifestazione proclamata da Cgil, Cisl, Uil ed Acli contro il disegno del governo Renzi di abolire i patronati in tutta Italia. Nel comunicato, redatto dai sindacati che hanno programmato la manifestazione sotto le finestre dell’Istituto di Previdenza Sociale, è scritto che, nel corso del 2013, sono stati ben 100 mila i padovani ad aver avuto bisogno dei patronati . In genere quelli che si rivolgono ai patronati sono pensionati, lavoratori dipendenti con un basso reddito, immigrati, precari, disoccupati. Felice Paduano.

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