Sindacati di base tagliati fuori si discute il ricorso in tribunale

Hanno presentato ricorso i sindacati di base Adl/Cobas e Sls (Sindacato, Lavoro e Società), che non sono stati ammessi alle trattative da BusItalia Veneto solo perché non hanno firmato il contratto nazionale della categoria. Ma i coordinatori delle due sigle in questione, rispettivamente Stefano Pieretti, Maurizio Magrin, Vittorio Rosa e Fulvio di Bernardo, non si sono dati subito per vinti. Il ricorso Sls, presentato attraverso lo studio dell’avvocato Emanuele Spata, sarà discusso questa mattina, mentre quello dei Cobas, firmato dal legale Ettore Squillace, sarà discusso il primo settembre. «L’azienda sta sbagliando», osserva Di Bernardo. «Con questa assurda decisione formale, non fa altro che alimentare l’ostilità dei lavoratori. E poi perché, nella new.co in cui è confluita l’ex Aps Holding, dovrebbero essere ignorate le rivendicazioni dei nostri 80 iscritti?» Duro anche il commento di Pieretti: «Una cosa sono le posizioni sindacali a livello nazionale e altra cosa sono le rivedicanzioni a livello locale. Tra l’altro Adl Cobas ha firmato il protocollo d’intesa per la costituzione di BusItaliaVeneto sia quando era sindaco Ivo Rossi e sia quando è arrivato Massimo Bitonci. Come fanno, quindi, i dirigenti della new.co a tenerci fuori dagli incontri sindacali?».

 

fonte articolo: http://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/2015/08/17/news/sindacati-di-base-tagliati-fuori-si-discute-il-ricorso-in-tribunale-1.11946225?ref=search

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