Varata BusItalia Veneto cambia la livrea dei mezzi

Aps Holding Mobilità addio. Come annunciato ieri dagli amministratori alle Rsu e ai sindacati di categoria Cgil, Cisl, Uil e Ugl, dal primo maggio la società di trasporto pubblico urbano e sub-urbano di Padova farà parte integrante della new.co BusItalia Veneto spa. Il cambiamento è scattato dopo che un mese fa c’è stato il conferimento delle azioni di BusItalia-ex Sita Nord. Sulle strade della città e delle province di Padova e Rovigo non correranno più bus e corriere targati Aps Mobilità ed ex Sita, ma autobus con la scritta BusItalia Veneto spa (il 55% delle azioni sono di proprietà delle Ferrovie dello Stato ed il restante 45% del Comune di Padova). Dopo un percorso irto di ostacoli e durato oltre due anni, è andato in porto il processo di fusione per incorporazione di Aps Mobilità in BusItalia, con la benedizione anche di tutti i sindacati di categoria, ad eccezione di Adl/Cobas e di Sls (Sindacato, Lavoro e Società) guidati, rispettivamente, da Stefano Pieretti e Vittorio Rosa. Il nuovo colosso del trasporto pubblico locale ha un rinnovato consiglio di amministrazione. Il presidente è Andrea Ostellari, l’amministratore delegato è Stefano Rossi. I consiglieri: Lodovico Mazzarolli, Fabrizio Favara e Maria Annunziata Giaconia, ex responsabile regionale di TrenItalia. In totale i dipendenti sono 971 (507 ex Aps e 464 ex Sita). La flotta è formata da 605 bus (235 e 370) e da 18 tram, dei quali 16 già in circolazione e 2 in arrivo dal Lohr/ Alstom, di Strasburgo. Ogni giorno vengono trasportati 225 mila passeggeri, dei quali 125 mila dai mezzi dell’Aps e 100 mila dalle corriere ex Sita. La nuova azienda parte con un capitale sociale di 50 mila euro e 90 milioni di fatturato. Gli obiettivi dei consiglieri di amministrazione sono: biglietto unico sia in città che in provincia; revisione della rete; eliminazione dei doppioni sugli stessi percorsi e facilitazione dell’intermodalità quando si deve scendere da un bus e salire su un altro della stessa società. Tra i sindacalisti presenti all’incontro c’era anche Marco Bomparola, coordinatore della Uil Trasporti. «Come iscritti alla Uil incalzeremo il Comune affinchè si avvalga della quota societaria (45 %) per controllare che il trasporto pubblico padovano non peggiori e presteremo massima attenzione per scongiurare ogni tipo di esuberi, difendere il salario e tutelare le condizioni di lavoro».

 

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