Tram e bus senza stop in città. I Cobas hanno bloccato invece la zona industriale Boetto: «Il rinnovo del contratto non metterà fine al sistema dei subappalti»
Mentre a Venezia, Milano, Torino e Roma l’Unione Sindacale di Base (Usb) ha messo in ginocchio il trasporto pubblico locale, a Padova, per tutta la giornata di ieri, tram e bus di Aps Holding e le corriere di BusItalia hanno circolato regolarmente.
Questo perché gli autoferrotranvieri nostrani sono iscritti alla Cgil, Cisl, Uil, Faisa-Cisal, Ugl e Sls, ma solo in minima parte all’Usb. L’Usb, guidata, a livello nazionale, da Paolo Leonardi, in città, invece, ha ottenuto un po’ di adesioni nella sanità ed in alcuni enti locali, tra cui in Provincia. Gli iscritti a questo sindacato di base sono scesi in piazza, con manifestazione nazionale che si è tenuta a Roma, in Piazzale San Giovanni, per protestare contro le politiche di austerità messe in atto ancora dall’Unione Europea, contro la recente Legge di Stabilità, che non risolve i gravi problemi economici che hanno i lavoratori dipendenti, contro il blocco dei contratti dei pubblici dipendenti e contro l’occupazione precaria.
È riuscito, invece, anche e specialmente a Padova, lo sciopero nazionale indetto da Adl/Cobas in tutta Italia. Gli attivisti dell’associazione sindacale, che in città sono coordinati da Stefano Pieretti, Celeste Giacon e Gianni Boetto, nel corso della giornata di lotta hanno effettuato anche due picchetti. Il primo all’ingresso dei Magazzini Generali, dove ha la piattaforma logistica anche il Gruppo Despar e l’altro in via Inghilterra, dove ci sono le filiali di Tnt, DHL, Bartolini, Artoni, Arco e Ceva.
Sino ad ieri pomeriggio i presidi degli iscritti ad Adl/Cobas, controllati anche dalle forze di polizia, avevano causato un po’ di tensione, ma nessun tipo d’incidenti. Gli autisti ed i facchini in lotta hanno ricevuto solidarietà anche da parte dei lavoratori iscritti all’altro sindacato di base, Fao, guidato dal veneziano Paolo Dorigo.
«Siamo scesi di nuovo in strada perché il rinnovo del contratto nazionale, firmato da Cgil, Cisl e Uil, non va incontro totalmente ai bisogni dei dipendenti della logistica.” sottolinea Gianni Boetto “ “ Il rinnovo, tra l’altro, non ha cambiato i rapporti ancora oggi perversi che oggi sussistono nei sub appalti e non ha eliminato le cosiddette cooperative spurie, dove succede di tutto e di più. A livello locale, infine, abbiamo ripreso anche il percorso di lotta per chiedere l’annullamento dei licenziamenti effettuati un mese fa all’interno della Mag-Servizi, che fa capo alla Lega Coop».
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