Porta i colori del Padova la nuova flotta dei bus

Porta i colori del Padova la nuova flotta dei bus

La flotta dei 19 nuovi autobus a metano ha attraccato in città. Ieri mattina, Prato della Valle ha fatto da scenario alla consegna ufficiale delle corriere, colorate di biancorosso in onore della città, che andranno ad aumentare il parco mezzi di Aps Holding. La loro imponente presenza in piazza ha richiamato molti curiosi, ma anche qualche “dissidente” che ha considerato l’operazione solo come propaganda elettorale a sostegno del vicesindaco Ivo Rossi. E per questo ha organizzato una piccola protesta con alcuni striscioni.

In tutto sono stati acquistati 22 autobus, la metà in leasing, ma gli ultimi tre, gli autosnodati di 18 metri, arriveranno solo prossimamente. «Questo è un gran giorno», ha dichiarato Amedeo Levorato, presidente di Aps Holding, «Stiamo diventando una delle città con più mezzi a metano d’Italia. Negli ultimi sette anni abbiamo investito 55,5 milioni, riuscendo a risolvere moltissimi problemi di trasporto pubblico. Ora, grazie anche al Comune, raggiungeremo sicuramente anche tutti gli altri». I veicoli acquistati sono a bassissimo impatto ambientale, alimentati a metano e dotati di pedana retrattile per permettere la salita dei disabili. Allestiti dalla Breda Menarini di Bologna, montano un motore Mercedes e rispettano la normativa sulle emissioni, euro 5. Quindici autobus da 12 metri, quattro da 8 metri, modello Vivacity C, in modo da poter coprire anche le zone con le strade più strette, tra cui il centro storico. I tre autobus che invece saranno consegnati prossimamente, sono il modello Avancity S da 18 metri, e svolgeranno un servizio sulle linee per le corse più affollate dove occorre maggiore capacità di trasporto, quindi attorno alle scuole e agli uffici. Non saranno aggiunte nuove linee per ora, ma il parco mezzi oggi è composto da 243 autobus, di cui 127 a metano Un investimento complessivo di 5,4 milioni di euro, di cui 2 provenienti dalla Regione, e il resto grazie all’ autofinanziamento. «Finalmente è stata cambiata la livrea, più coerente con i colori della città», ha evidenziato il sindaco reggente Ivo Rossi, «Negli ultimi anni si è investito molto nella mobilità e questo ha fatto si che raggiungessimo un numero elevato di mezzi a metano che oggi supera il 50%. Qualora dovesse avvenire la famosa fusione tra Aps e BusItalia in tre anni ne avremo altri 88 e, in più, stiamo già pensando alla sperimentazione dei piccoli bus elettrici».

Tra i contestatori che hanno accolto Rossi e Levorato, c’era anche Daniela Ruffini, candidata sindaco di Rifondazione Comunista, che ha colto l’occasione per ribadire il proprio no alla fusione e una decina tra rappresentanti del sindacato Sls e dipendenti Aps: «Rossi continua a parlare di fusione come se l’Aps fosse sua e dovrebbe smetterla. E poi che facciamo con questi mezzi acquistati con i soldi dei cittadini? Li regaliamo a BusItalia? Questi autobus sono il frutto di una delibera comunale che risale ad un anno fa e li tira fuori oggi, a dieci giorni dalle elezioni? Solo propaganda elettorale», ha affermato la Ruffini. «Sembra di essere tornati ai tempi del Ventennio quando si esibivano i carri armati in piazza – ha aggiunto Vittorio Rosa di Sls, «La fusione determinerebbe la perdita di un patrimonio che è locale».

 

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