«Non riesco a capire chi ci possa essere dietro questo, angosciante disegno di violenza. Tra l’altro io non faccio parte della delegazione che il prossimo 25 agosto riprenderà le trattative con l’ad, Stefano Rossi, sui nuovi turni di lavoro previsti per l’applicazione dell’orario invernale. Assieme a Sandro Lollo ho fatto parte solo della delegazione sindacale veneta che, alcuni mesi fa a Firenze, ha firmato il nuovo contratto nazionale per tutti i dipendenti di BusItalia ex Sita Nord, di cui, oggi, fanno parte anche i 900 lavoratori di BusItalia Veneto». Questo il commento, a caldo, di Paolo Tollio, ormai figura storica della Cgil padovana nel settore dei trasporti. Ma, ieri pomeriggio, hanno voluto esprimere la propria opinione anche Christian Ferrari e Sabrina Dorio, segretari generali di Cgil (72.000 iscritti) e Cisl(90.000), in un comunicato congiunto. «Piena solidarietà al sindaco e ai due nostri colleghi minacciati. Condanniamo con la massima fermezza il grave atto intimiditario. Quanto successo non condizionerà l’impegno dei sindacati e dei delegati per tutelare i diritti dei lavoratori e migliorare il Tpl padovano». Aggiunge Stefano Pieretti Adl/Cobas(70 iscritti all’ex Aps Holding. «L’episodio evidenzia in maniera chiara la tensione e le grosse problematiche che la fusione con l’ex Sita Nord ha generato. Per i Cobas esiste un’unica strada per contrastare le scelte aziendali e il menefreghismo del sindaco. È la strada della lotta a viso aperto senza buste e sotterfuggi contro il peggioramento delle condizioni di lavoro e del servizio agli utenti». Chiude Vittorio Rosa a nome di Sls(Sindacato, Lavoro e Società, 80 associati).«Massima solidarietà a chi ha subìto le minacce. Questo episodio, gravissimo, lede la lotta a muso duro dei sindacati di base, che stanno portando avanti una strategia diversa da quella di Cgil,Cisl ed Uil.
fonte articolo: http://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/2015/08/19/news/un-angosciante-disegno-di-violenza-1.11956297?ref=search