«Autisti controllati da colleghi in incognito»

Non sono più gli stessi di due settimane fa, ma i disagi a carico degli utenti del bus continuano, in particolare nelle prime ore della mattinata. E anche ieri mattina sono saltate alcune corse sulla linea 10 che parte dalla stazione e raggiunge, a corse alternate, Sarmeola di Rubano o Caselle di Selvazzano, passando per Chiesanuova. La causa è sempre la stessa: il bus non parte e, quindi, bisogna aspettare quello della corsa successiva perché l’autista non riceve in tempo utile il cambio da parte del collega. Nel frattempo il clima all’interno dell’azienda che è controllata al cento per cento da Ferrovie dello Stato, sta diventando sempre più velenoso. Lo scontro è tra l’azienda guidata da Franco Viola e Ludovico Mazzarolli e i lavoratori iscritti ad Adl/Cobas e Sls (Sindacato, Lavoro e Società) che, come hanno dimostrato lunedì pomeriggio durante lo svolgimento del consiglio comunale, sono intenzionati a non sotterrare l’ascia di guerra i tempi brevi. Tant’è che, da pochissimi giorni, come denunciano anche Stefano Pieretti, leader dei Cobas e Fulvio Di Bernardo, coordinatore di Sls assieme a Vittorio Rosa, sia in stazione che in altri capilinea della città, dipendenti aziendali in abiti borghesi stanno monitorando i tempi di percorrenza e di cambio di quasi tutti gli autisti. In pratica BusItalia sta verificando, autista per autista, il comportamento su strada di tutti i conducenti per accertare chi non ce la fa, effettivamente, a rispettare i tempi scritti sul cosiddetto “turno macchina” e chi, invece rallenterebbe il cambio per creare confusione. A tale proposito il presidente replica immediatamente: «Non mi risulta che i dirigenti tecnici abbiano inviato in giro dipendenti per controllare gli autisti con finalità meramente punitive», osserva Ludovico Mazzarolli, «Sono stati inviati su strada alcuni colleghi degli autisti solo per monitorare i turni più pesanti, che, come ho già dichiarato ai media due giorni fa, stanno per essere rimodificati per venire incontro alle esigenze dei lavoratori ed anche per assicurare la puntualità dei passaggi dei bus alle fermate». «Quello che il presidente ha dichiarato ai media ultimamente non ci è piaciuto», spiega Fulvio Di Bernardo, «Gli autisti, che si riconoscono nelle posizioni politiche di Sls e dei Cobas, non sono disfattisti per partito preso. Se i vertici sono arrivati a chiedere scusa agli utenti è perché anche gli amministratori si sono accorti che i turni attuali non vanno bene. Il presidente, che è persona colta ed intelligente, ha divulgato la notizia che tanti turni festivi sono stati già modificati e che, in questi giorni, saranno rivisti anche i turni dei giorni feriali? A questo punto saremo felici di ritirare lo stato di agitazione e di continuare a lavorare con un senso di responsabilità sociale molto più forte rispetto a quello attuale.

 

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