Sit-in a Palazzo Moroni per 150 maestre: “Usate e gettate via”

Non sono state assunte perché hanno superato i 36 mesi di servizio e dovrebbero diventare dipendenti comunali. L’assessore Brunetti: “Hanno sbagliato bersaglio, protestino con Roma”

Sit-in davanti a Palazzo Moroni per le maestre degli asili nido e delle scuole materne, gestite dal Comune, che non sono ancora state assunte perché hanno superato i 36 mesi di servizio e, quindi, in base alle normative vigenti, dovrebbero diventare dipendenti comunali in pianta stabile. Alcune di loro si sono portate dietro anche i figli.

Mentre le mamme protestano contro l’assessore al personale, che poi è lo stesso sindaco Massimo Bitonci, i bambini disegnano con i pennarelli. Numerosi gli striscioni affissi sulla facciata del Comune. “Le maestre hanno la data di scadenza. Una volta assunta, consumarla entro 36 mesi.” Oppure ” Anni di aggiornamento… nel water”.

La vertenza con il Comune riguarda 150 maestre, tra cui tante laureate, che lavorano negli asili e nelle scuole dell’infanzia (3-5 anni) anche da sette-otto anni. “Invece di assumere le maestre con più punti, assumono quelle che occupano i posti più bassi in graduatoria, che sono alle prime armi”, dice un’insegnante di 45 anni.” Così si abbassa anche la qualità del servizio offerto alle famiglie.”

Coordinatore ed organizzatore della protesta è Vittorio Rosa: ” La settimana prossima faremo ricorso in tribunale contro il Comune perché 150 maestre non possono essere trattate in questo modo. Bitonci non può non rispettare delibere approvate dalle amministrazioni precedenti”.

La risposta di Palazzo Moroni. “Siamo solidali con le maestre, ma hanno sbagliato destinatario”. L’assessore alle politiche scolastiche Alessandra Brunetti ha risposto così alle protesta. “Siamo dalla loro parte” ha dichiarato Brunetti “ ma dovrebbero andare a protestare a Roma, perché se è vero che c’è una legislazione europea che c’impone di assumere i precari con contratti superiori a 36 mesi, è altrettanto vero chela legislazione nazionale, con il blocco delle assunzioni, non ce lo permette. In più, impone anche di attingere al bacino delle graduatorie di mobilità provinciale. Purtroppo abbiamo le mani legate e, per questo, auspico che la protesta si sposti verso i palazzi giusti: quelli del Governo”.

fonte articolo: http://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/2015/09/05/news/sit-in-a-palazzo-moroni-per-150-maestre-usate-e-gettate-via-1.12041421?ref=search

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